Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili

Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili, introduzione:

Sicuramente da qualche parte in casa del lettore ci sarà un tesoro completamente dimenticato. Può essere un’antica sedia a dondolo, o forse un tavolo, messo da parte perché la sua lucentezza è offuscata. A prima vista sembra impossibile che i vecchi mobili, coperti di graffi e da uno spesso strato di polvere possano costituire un tesoro, secondo i nostri canoni. Il fatto è che molti di questi possono ritrovare la loro bellezza se gli si dedica il tempo e il lavoro necessario per risistemarli.

Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili, scelta del prodotto per lucidare:

Il prodotto da usare deve essere selezionato con attenzione, in base delle condizioni in cui si trova l’oggetto di legno da rimediare. A seconda che sia molto sciupato, o incrinato, rotto, con i cerchi bianchi lasciati dalle macchie d’acqua o con segni di bruciature, il lucido o lo smalto da usare dovranno avere caratteristiche diverse. Il prodotto giusto, correttamente applicato, può evitare il compito arduo e più costoso di raschiare molto la superficie (che potrebbe comportare il dover rifare un’intera finitura del legno).

Possono essere acquistati già pronti lucidi di alta qualità in grado di rimuovere i graffi superficiali e le ammaccature. Esistono però anche delle semplici formule anche poco costose, che possono prepararsi in casa. Per fare queste miscele è bene usare dei recipienti di vetro o di materiale resistente agli acidi.

Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili, formula dello smalto:

Un buon smalto per far ravvivare lo splendore della lucidatura francese, è il risultato della miscela in parti uguali di trementina (o diluente), aceto forte, alcool e olio di lino crudo. Gli ingredienti si mettono in una bottiglia nell’ordine indicato e si mescolano ognuno con quelli che già stanno nel recipiente. Così fatto, può essere usato su qualsiasi finitura chiara.

Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili, formule:

Per finiture in palissandro rosa, mogano o ciliegio, si raccomanda il seguente prodotto:

28.35 g. di gomma lacca in polvere; 7 g. gomma di guaiaco; 7 g. sangue di drago; 7 g. di mastice.

Tutti questi ingredienti si mettono in una bottiglia. Si aggiungono 473 centimetri cubici di alcool e si agita bene. Si conserva in un luogo caldo, fino a che gli ingredienti si saranno sciolti. Dopo si filtra con un panno di cotone e si aggiunge un cucchiaio di olio di lino crudo. Si mescola nuovamente.

Si ottiene un altro smalto buono, per far sparire le macchie bianche delle superfici lucidate, mescolando 118 g. di terra di Tripoli in polvere, con 118 g. di aceto dCome LACCARE il legno - LUCIDATURA dei mobili fig.1i lino crudo, 118 g. di diluente, 118 g. di benzina, 118 g. di una soluzione concentrata di acido ossalico e 59 g. alcool. Si prendono poi 118 g. di acqua fredda e a questi si incorpora gradualmente un cucchiaio di acido solforico; questa soluzione viene aggiunta alla miscela di cui sopra. Si agita bene e si lascia riposare per diverse ore prima di usarla.

Per tutelare e valorizzare una finitura si fa uno smalto con 170 g. olio di lino crudo, mescolato con 85 g. acido acetico; poi si agita bene e si aggiungono 14 g. burro di antimonio (una soluzione acida concentrata di tricloruro di antimonio) e 85 g. alcool.

Qualunque di questi lucidi si applica strofinando nella solita maniera con un panno morbido pulito (fig. 1).

Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili, PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE:

Prima di applicare lo smalto vanno tolte tutte le guarnizioni e gli accessori che può avere il mobile. Le superfici si puliscono alla perfezione con acqua e sapone. Se rimane comunque uno strato di sporco, si copre la superficie con cherosene o petrolio greggio, fino a che lo sporco inizia ad ammorbidirsi. Se si utilizza una lana di acciaio fine (n ° 2/0 o 3/0) e pietra pomice in polvere in combinazione con cherosene, il processo si accelererà. Si risciacqua bene e si asciuga.

Le macchie profonde lasciate da urti, graffi o scheggiature non scompariranno con una semplice lucidatura, ma dovranno essere riempite con alcune scaglie di gommalacca (da bruciare). È possibile trovarla di tutti i colori. Se le parti danneggiate si precolorano con la stessa tonalità della finitura, si potrà usare quella trasparente. La procedura è semplice, ma è consigliabile praticarla su un pezzetto di legno, prima di farlo direttamente sui mobili.

Tutto quello che servirà è una lampada a spirito, una spatola, un po’ di carta vetrata fine (6/0 e 7/0) e una lastra di sughero di 5 cm. per 2,5 cm., oltre naturalmente alcune scaglie di gommalacca. Si riscalda la spatola sulla lampada senza farla surriscaldare. Non conviene usare fosforo, candele o fiamme di cherosene, perché qualsiasi di questi depositerebbe un sottile strato di fuliggine, alterando il colore della parte riparata. Sulla spatola si fonde una piccola quantità di gommalacca e si colloca velocemente sul graffio da riempire; l’operazione si ripete fino a pareggiare il livello, cercando quanto più possibile di restare a filo con la superficie del mobile. Non si deve fare in modo che la gommalacca si bruci sopra la spatola, perché si annerirebbe e provocherebbe una macchia. Se la spatola è troppo calda, si potrebbero invece formare bolle possono nel perimetro della zona riparata.

Quando si è finito di riempire, si prende un pezzo di carta vetrata 6/0 e si mette sulla lastra di sughero, strusciando leggermente la parte ritoccata per tirar via l’eccesso di ripieno; si ripete l’operazione con la carta 7/0 fino a lisciare perfettamente e poi si strofina con la pomice in polvere e con olio di paraffina.

Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili, eliminazioni

Per rimuovere gli anelli bianchi o gli aloni lasciati da fonti di calore su una finitura laccata, si ripiega più volte un panno di cotone morbido e pulito, formando un tampone di grandezza adeguata e si bagna con alcool. Si strofina rapidamente nel punto interessato, prima con un movimento circolare e poi seguendo la direzione delle venature del legno. Non bisogna esagerare con il bagnare il panno, perché l’alcool ammorbidirebbe la finitura. Si ripete questa applicazione fino alla scomparsa della macchia. Se durante l’operazione ha cominciato ad ammorbidirsi la finitura, si sospende il lavoro e non si ricomincia fino a che non si sarà indurito nuovamente. Potete anche seguire questa procedura per le superfici verniciate sostituendo l’alcol con uno smalto molto leggero.

Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili, mobili impiallacciati:

Come LACCARE il legno - LUCIDATURA dei mobili fig.2

I mobili impiallacciati di legno duro come quello di palissandro o il rovere, spesso hanno bisogno di particolare attenzione, dal momento che le finiture di questi legni hanno la tendenza a rigarsi o creparsi. Per riempire le crepe fini si può comprare uno smalto speciale, che si può trovare facilmente in qualsiasi negozio di articoli per mobilieri. Alcuni di questi smalti speciali possono applicarsi con pennelli, (fig. 2) e una o due applicazioni basteranno per riempire le crepe. Generalmente si finisce il lavoro con una o due mani di lucido speciale.

Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili, a tampone:

Un altro metodo è quello di lavorare a tampone, come per lucidare alla francese, usando uno smalto che riempia in maniera graduale queste crepe in modo permanente. I lucidi per questa tecnica si possono trovare di diverse marche. Devono essere diluiti alla giusta consistenza con un diluente che gli corrisponda esattamente.

Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili, come farlo a tampone:

Con un pezzo di mussola o di tessuto di cotone, (morbido, ma privo di lanugine) di circa 60 x 90 cm (oppure, per le superfici più piccole, 45 x 60 cm) si farà un buon tampone per applicare lo smalto. Dopo aver piegato il tessuto diverse volte fino ad averlo di una superficie di 10 x 15 cm si prendono i due angoli (corrispondenti all’ultimo raddoppio applicato) e si ripiegano in basso fino al centro del tampone. Mentre si eseguono le operazioni di piega si devono evitare le rughe che altrimenti potrebbero lasciare righe sulla superficie da trattare. Si mette un po’ di smalto in un recipiente di vetro e si aggiunge approssimativamente il doppio di diluente, quindi si mescola bene. Si immerge il tampone nella soluzione fino a circa la metà del suo volume e poi si scarica il liquido in eccesso perché sia distribuito uniformemente. Se il tampone si bagna troppo lascerà una superficie ruvida. Si distribuisce la soluzione sulla zona facendo un movimento circolare, nel quale ogni passata si sovrapponga parzialmente alla precedente e con pressione uniforme. Si prosegue da un lato all’altro della superficie e si torna poi indietro sovrapponendo le passate tra loro, il sufficiente per non lasciare spazi bianchi.

Come LACCARE il legno - LUCIDATURA dei mobili fig.3

Non bisogna rimanere a lungo nello stesso punto o strofinare con troppa veemenza. Bisogna sempre mantenere il movimento a una velocità uniforme. Il tampone si conserva costantemente umido, senza lasciarlo seccare in nessun momento. Alternativamente si fanno passate lunghe, nello stesso senso delle venature del legno, per cancellare i segni del movimento circolare (fig. 3). Si applicano due o tre mani successive di lucidatura e poi si lascia asciugare per 24 ore. Si passa poi la carta vetrata n° 8/0 per eliminare la polvere o la lanugine che possono essersi posati sulla superficie e si ripete il procedimento fino a che non si saranno riempite tutte le crepe. Per evitare che si impasti la superficie della carta vetrata fine, come potrebbe succedere, sia questa che la superficie di legno si inumidiscono di benzina che al tempo stesso accelererà l’operazione; però non bisogna esercitare troppa pressione.

Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili, carta vetrata e altro:

Prima di passare la carta vetrata, è necessario assicurarsi che la superficie sia completamente asciutta e resistente. Il pezzo di carta non deve essere molto grande, e deve essere cambiato spesso. Dopo qualche applicazione si userà lo smalto sempre più potente in ogni nuova applicazione per cui si deve aumentare la quantità dello smalto e diminuire quella del diluente, quando si prepara la soluzione; per esempio due parti di smalto e una parte di diluente. Quando si sono riempite bene tutte le crepe, si inverte il procedimento e in ogni applicazione si usa meno smalto e più diluente. Alla fine si ha il tampone meno umido e si esercita più pressione sulla superficie; lo scopo è, semplicemente, far scomparire i segni lasciati dallo sfregamento. Quando il tampone non si sta usando, si mette da parte in un recipiente di vetro, chiuso ermeticamente per evitare che si indurisca; si uno dei suoi lati si sciupa, si raddoppio nell’altro senso e si continua lavorando con l’altro lato.

Come LACCARE il legno – LUCIDATURA dei mobili, asciugatura:

Quando tutte le superfici saranno state ripassate, si lasceranno asciugare per due o tre giorni. Si strofineranno poi con olio di paraffina e polvere fine di pietra pomice (andrà fatto con un tampone di feltro di circa 7,5 x 12,5 cm). Se si vuole una superficie più brillante si ripete il procedimento con la terra di Tripoli,  ma bisogna tenere a mente con una lucidatura discreta darà meno problemi.

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