Come isolare correttamente una parete interna di casa

In primavera inoltrata si ripresenta ciclicamente la problematica di gestire al meglio la temperatura percepita all’interno del proprio edificio.

Questo accade soprattutto in quelle abitazioni particolarmente datate, dove all’epoca della costruzione non è stato previsto un adeguato piano di coibentazione termica.

L’isolamento termico di un’abitazione non può essere definito come un vezzo. Un intervento ben eseguito consente di:

  • diminuire il più possibile il fenomeno delle dispersioni termiche in casa, evitando zone dove si può avere un elevato attraversamento del calore tra le pareti e l’ambiente esterno, creando scompensi termici anche importanti;
  • migliorare, come conseguenza del precedente punto, la temperatura percepita in casa, senza riscontrare un eccessivo aumento durante il periodo estivo, ed un’eccessiva diminuzione durante i mesi invernali;
  • riqualificare dal punto di vista energetico l’abitazione. Una casa che riesce a non riscontrare evidenti scompensi termici, non ha bisogno di un continuo ricorso ai classici sistemi di raffreddamento e riscaldamento. Questo implica un risparmio energetico importante, che si traduce in una bolletta meno salata;
  • aumentare il valore di mercato della propria casa. Un appartamento che fa risparmiare energia e che non presenta dispersioni termiche importanti, sale facilmente di livello di classe energetica, e sappiamo bene quanto abitazioni di questo tipo siano appetibili sul mercato, a discapito di quelle vecchie e con l’ultima o penultima classe!

Per arrivare ad ottenere questo risultato è necessario realizzare un intervento di coibentazione termica. Una delle parti su cui si interviene maggiormente sono le pareti interne, parti della casa nelle quali è maggiore il presentarsi di fenomeni di dispersione termica.

Ma come si può isolare correttamente una parete interna di casa?

Il settore edile propone numerose soluzioni per la coibentazione dei muri interni, tali che oggi è possibile ottenere degli ottimi risultati operando:

  1. sulle parti comuni di un condominio o sul singolo appartamento dello stesso;
  2. su una singola unità immobiliare autonoma (una villa o villetta);
  3. su un qualsiasi ufficio commerciale o negozio.

Per isolare correttamete una parete interna è necessario dire da subito che i metodi fai da te non sono particolarmente indicati. Prima di tutto è necessario conoscere bene in quali punti è il caso di intervenire, inoltre la scelta dei materiali e della metodologia di intervento è un qualcosa che non si improvvisa, ma è frutto di anni di lavoro specializzato presso ditte esperte in lavori di coibentazione termica degli edifici.

Per vedere come isolare una parete interna si possono considerare due dei principali metodi che propone il mercato.

Un primo metodo, alternativo alla posa sulla parete esterna, è il cappotto termico interno. Esso prevede l’inserimento di uno strato isolante da applicare sulla superficie del muro perimetrale interno.

Si tratta di un metodo che porta sicuramente dei benefici, ma alla lunga non sembra essere il migliore in assoluto, in quanto contribuisce a togliere dello spazio utile nella stanza presa in esame (anche parecchi centimetri, se si vuole eseguire un lavoro ben fatto).

Bisogna comunque stare attenti al formarsi di possibili sbalzi termici. La presenza di questo pannello isolante posto sulla parete interna può generare la formazione di muffa in casa, una problematica fastidiosa e che alla lunga porta solo potenziali problematiche per la salute, qualora la si inalasse.

Un secondo metodo per isolare correttamente una parete interna è quello che prevede l’inserimento di schiume isolanti all’interno delle intercapedini presenti sulla parete interna (ovviamente bisogna sempre verificare che questo spazio interno, presente tra le mura perimetrali, sia stato previsto in fase di costruzione! Non è così scontato che ci sia).

Isolare il vuoto presente nell’intercapedine consente di avere una parete interna realmente schermata rispetto all’ambiente esterno, apportando dei benefici già nel breve periodo, in termini di risparmio energetico e benessere termico percepito.

Stare bene in una casa ben isolata
Stare bene in casa

Come isolare una parete interna con il metodo dell’insufflaggio

Il mercato del fai da te propone una serie di soluzioni che sembrano garantire risultati ottimali con pochi passaggi. Il problema è che isolare la parete interna con questo metodo non è per nulla semplice, in quanto si devono avere:

  • macchinari appositi per poter letteralmente insufflare il materiale isolante scelto;
  • attrezzatura professionale per forare la parete e consentire l’inserimento del materiale isolante all’interno dell’intercapedine;
  • dimestichezza e conoscenza di come si effettua l’intervento e di quali materiali è il caso preferire.

In pratica, con le debite proporzioni, è come se volessimo sostituirci ad un chirurgo nel suo lavoro.

Sapremmo come operare una persona usando i giusti strumenti? Senza una reale conoscenza ed esperienza è impossibile, allo stesso tempo questo accade se realizziamo un intervento di insufflaggio fai da te.

Il rischio è quello di dover ricorrere all’aiuto di un professionista del settore due volte, il primo per riparare ai danni del nostro intervento, il secondo per isolare correttamente la parete interna.

Ecco come si isola correttamente una parete interna con l’insufflaggio di schiume isolanti.

Gli strumenti per l'insufflaggio
Gli strumenti giusti per l’insufflaggio

In primis è necessario, una volta individuata la parete interna che presenta l’intercapedine al suo interno, effettuare un reticolato di fori su di essa, così da poter inserire successivamente il materiale isolante.

Per fare un reticolato si utilizza un sistema di foratura della parete che consenta di ottenere dei buchi dello stesso diametro, possibilmente equidistanti tra di loro. Il diametro sufficiente per eseguire l’intervento è di circa 3 centimetri.

Il problema è che l’apertura dei fori può generare molta polvere e sporco, ecco perché la soluzione ideale è quella di utilizzare dei particolari macchinari che consentono l’aspirazione delle polveri (inutile spendere soldi per acquistarlo, molto meglio affidarsi a ditte specializzate che già li possiedono e sanno utilizzare alla perfezione). Per quanto riguarda il numero di fori da praticare, esso dipende molto dallo spessore della parete presa in esame.

La seconda fase prevede l’inserimento vero e proprio del materiale isolante attraverso l’insufflaggio. Attraverso un macchinario apposito si pompa il materiale fino ad iniettarlo direttamente nel vuoto dell’intercapedine, sfruttando un tubo che passerà proprio dove prima sono stati creati i fori.

Inserimento dell'isolante
L”inserimento del materiale isolante

Il riempimento è graduale, si parte dal basso e si procede verso l’alto, e si capirà che il riempimento è avvenuto quando vedremo iniziare una fuoriuscita di materiale dai fori superiori (un modo ancor più tecnico è quello di avvalersi di una videocamera di ispezione, così da monitorare l’andamento dei lavori direttamente dall’interno).

La scelta del miglior isolante termico in questo caso è davvero fondamentale!

In commercio se ne trovano di tanti tipi, come ad esempio la lana di roccia, il sughero, i fiocchi di cellulosa. Per un lavoro ben fatto si preferiscono spesso le schiume espanse, che hanno la capacità di riempire completaente il vuoto presente e lasciar traspirare correttamente la parete.

La fase finale prevede la rasatura dei fori e la pulizia del pavimento, dove in precedenza saranno stati posti dei teli protettivi e del cartone per raccogliere l’eventuale polvere creata.

Come avete visto, isolare una parete interna con questo metodo può sembrare semplice, ma in realtà c’è dietro una grande esperienza e conoscenza della metodologia di lavoro e dei materiali isolanti. Affidatevi sempre per questo tipo di lavori a professionisti veri, onde evitare problematiche ed errori difficili da riparare!

Se il lavoro è ben fatto vedrete che in pochi giorni si avrà un miglioramento in termini di temperatura interna registrata e percepita, di conseguenza avrete un consistente risparmio in bolletta, non dovendo ricorrere a termosifoni e condizionatori.

La presenza di una serie di detrazioni fiscali consentirà di ottenere dei vantaggi in termini di spesa, incentivando l’intervento sia negli edifici autonomi che nei condomini!

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